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Fuxia Contest: Un anno sul tubo
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Giornata Mondiale contro l'Aids
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Some Like it... Renenou
Blockhaus Cruising
Renenou... vai avanti così. Non ti fermare. Esatto. Così. E' così che ci piace... Renenou! Continua... Ecco... sì... SI'... sei un GENIOOOOOO!
Baywatch
Big bellies road
Bob's Art Gallery
C'est un ordre! Exécution
Cambouis - Sludge
Conflict of Generations
Does the coach must punish Bubba?
Elevator blocked third basement
Gonna fuck Bubba, OK for you?
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X-MAS BEAR PARTY by Orsisiculi SABATO 22 DICEMBRE
PALERMO, RISE UP disco club via Ugo La Malfa 96 (PA) ore 23:30
INGRESSO>>> 10 euro in lista Orsi Siculi (con consumazione alcolica, inoltre per chi è in lista non sarà richiesta nessuna tessera - per essere in lista basta confermare la partecipazione all'evento, quindi clicca su "Partecipo")
Vi aspettiamo per una MEGA grigliata di salsiccia in compagnia dei nostri Orsi Siculi GO GO BEAR's!!!
Agevolazione tessera Orsi Siculi
La tessera Orsi Siculi vi garantisce tutte le agevolazioni previste per i tesserati Exit10&love, per cui
potrete:
• usufruire dell'ingresso rapido riservato ai tesserati (mostrando la card-orsisiculi), ovvero, la fila alla vostra destra.
• ricevere la consumazione prevista solo per i tesserati
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performers>>> OS GO-GO BEAR's
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info:
Mauro 328.2078117
Giuseppe 331.5693304
www.orsisiculi.it
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OS Animation: cercasi Bear-Animatori
OSANIMATION... Che sarà mai? Niente di misterioso come può sembrare. Le parole Orsi, Sicilia e Animazione vi suggeriscono qualcosa? Ebbene... forse li conoscete già. Magari li avete ammirati, applauditi. Forse li avete persino portati con voi, nei vostri sogni. Parliamo del gruppo di animazione Bear che dal 2002 si esibisce nel corso delle serate a tematica gay bear tra Palermo e Catania, ma ha già avuto modo di maturare esperienze un po' in tutta Italia, e financo all'estero, in Germania, in Spagna. Sono giovani orsi, con tutta la varietà che questa parola (almeno sul suolo italiano, meno ossessionato dalle etichette come quello statunitense) comporta. Uomini dal fisico massiccio, a volte cicciotti, altre muscolosi, pelosetti o irsuti. Se avete partecipato a una qualunque delle ormai tantissime feste organizzate da Orsi Siculi li avrete certamente visti ballare e darsi da fare per rendere la serata gradevole agli avventori di turno.
Ora siamo a una svolta. OS Animation cerca nuove leve in quel di Sicilia e dà fiato alle trombe. Sì, avete capito bene, offrono un lavoro, con l'intenzione di crescere e ampliare lo staff. Ma attenzione: parliamo ovviamente di animare feste LGBT, ma non per questo l'offerta è rivolta a un solo uditorio omosessuale. L'importante, certo, sono i requisiti previsti (dopotutto parliamo di animazione e di cubisti in primo loco), sicuramente non l'orientamento sessuale, che a fronte della professionalità e della disponibilità a impegnarsi non suscita interesse, giacché siamo di fronte a un ruolo che potrebbe essere assimilato a una performance teatrale. Pertanto se siete, se vi sentite, ORSI (magari anche non gay), ritenete di possedere i requisiti giusti e avete bisogno di lavorare, beh... provate a contattare OS Animation, e se son rose (come si suol dire) fioriranno.
Di seguito, trovate l'annuncio ufficiale prodotto da OS ANIMATION per cercare nuovi elementi e gli indirizzi per i contatti. Potenziali cubisti, Dj, baristi, animatori, orsi... fatevi sotto. Che altro dire se non... buona fortuna! E woof! ovviamente.
In un era in cui lo stereotipo del "bello" non è più il classico fisicato muscolarmente iperdefinito e depilato, OS ANIMATION cerca di evolvere il concetto dell’uomo “bello” prendendo come riferimento l’uomo “mediterraneo”, quindi punteremo su ragazzi giovani e meno giovani con delle corposità insolite dove anche pancia e pelo possono avere il loro fascino.
Selezioniamo in tutta la Sicilia ragazzi “Big Man” tra 18 e 35 anni per lavoro in disco comeanimatore, cubista, Dj e/o barman, anche alla prima esperienza ma che abbiano le seguenti caratteristiche:corporatura robusta, muscolosi, massicci e non depilati, aspetto gradevole.
Per info contattateci mandandoci una piccola descrizione e almeno due foto per intero:
Per info contattateci mandandoci una piccola descrizione e almeno due foto per intero:
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Buon Natale 2012
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Ciao, Renenou...
Un Amour à Heéliopolis
Ci sono notizie che non si vorrebbe dover mai dare... E' una frase di maniera, lo sappiamo, ma è sempre difficile affrontare la scomparsa di un amico. L'imbarazzo, l'insidia del luogo comune sono ostacoli presenti anche per chi, avendo lavorato come giornalista, ha già scritto parecchi coccodrilli.
Renenou ci ha lasciati poco prima di Natale, e questa settimana è stato cremato a Parigi dove riposerà. Nel presentare i suoi spettacolari collages grafici, abbiamo parlato spesso dei suoi trascorsi di pittore, e della grazia creativa con cui riusciva a trarre dal marasma della rete un erotismo ironico, leggero e conturbante, sempre speziato da un'estetica intelligente, che dava ai suoi lavori un valore artistico che va comunque al di là del puro e semplice gioco goliardico. Una mente vitale, che ha combattuto fino alla fine contro l'insufficienza respiratoria che lo ha afflitto per anni, confinando tra le mura di casa il suo corpo, ma facendo esplodere la sua creatività oltre gli argini, oltre gli schemi, invadendo Flickr (il social network fotografico in cui è stato popolarissimo) e una quantità di siti a tema Bear con le sue elaborazioni, concettuali prima ancora che grafiche.
Qualche volta, quando pubblicavo una raccolta di suoi collages commentandoli in tutta onestà, René si schermiva, dicendo che gli regalavo corone di alloro che non meritava realmente. Questo perché era una creatura dall'animo innocente, modesta e innamorata dell'arte, non del suo ruolo in essa. Forse Renenou faticava a credere che tutta quella pornografia raccattata da internet, bagnata nella sua fantasia e restituita in contesti plastici, a volte umoristici, altre incantevolmente contemplativi, potesse essere considerata vera arte. Noi, umilmente, dubbi non ne abbiamo. Se il sesso per molti è ancora un tabù, commentarlo e raccontarlo con l'allegria incrollabile che Nenou – come lo chiamavano gli amici - portava nonostante tutto dentro di sé, sdrammatizzandolo, rendendolo buffo o maestoso, è sicuramente una pratica artistica dalle finalità nobili. E dobbiamo ringraziarlo, per tutte le volte che ci ha fatto ridere, che ci ha turbato... per tutte le volte che ha condiviso con noi i suoi coloratissimi sogni.
I call you back, darling... too much work here!
Poche persone sono capaci di superare gli ovvi limiti della distanza e, dal chiuso della propria casa, aprire la propria anima a persone distanti, tanto da farsi considerare un caro amico. Se i social network sono un gioco collettivo da tenere con le molle, spesso origine di delusioni se non di vere e proprie risse telematiche, René li cavalcava con una signorilità e schiettezza invidiabili, diventando presente, reale e vicino, al di là del mezzo che usava per comunicare con l'esterno. Non è da tutti riuscire in questa impresa, e se tanto ci dà tanto, l'arte travolgente di René è stata tale perché prodotta da un grande cuore e un cervello prezioso, capace di comunicare a più livelli in modo essenziale e garbato. Ci auguriamo, con questo spazio sul nostro blog dedicato alla cultura ursina, che l'arte di Renenou sia stata ulteriormente divulgata e che entri, a buon diritto, tra i classici dell'immaginario Bear, tra i gioielli della Bear Art meno scontata, e nella memoria storica di quanti hanno incrociato la sua strada, sia pure solo virtualmente, per mezzo dei suoi lavori grafici.
Il nuovo Signore degli Anelli
Renenou ora è parte di noi, è parte del nostro essere orsi, del nostro amarli... e del volerlo fare in modo fanciullesco, allegro, vivo. Sì, vivo. Vivo quanto Renenou è riuscito a essere a dispetto della malattia. Vivo quanto rimarrà nella nostra memoria, nei nostri sogni, nei nostri progetti futuri, che non potranno non tenere conto anche della strada tracciata da lui.
Ciao, Renenou. Ci mancherai. Non sarai dimenticato.
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Buon 2013
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Tummy Talk: an Epic Drum Solo
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Orsi Siculi: Bear Touch 26 Gennaio a Palermo
***SABATO 26 GENNAIO >>> BEAR TOUCH (only bear men) ***
ORSI SICULI presenta: BEAR TOUCH
PALERMO, GATTO NERO (via Rua Formaggi 15 - nei pressi dei 4 Canti)
ore: 23:00
ingresso 6 euro (con consumazione alcolica )
INGRESSO ONLY MEN>>> SOLO PER UOMINI IN LISTA o TESSERATI (Orsi siculi)
ORSI SICULI presenta: BEAR TOUCH
PALERMO, GATTO NERO (via Rua Formaggi 15 - nei pressi dei 4 Canti)
ore: 23:00
ingresso 6 euro (con consumazione alcolica )
INGRESSO ONLY MEN>>> SOLO PER UOMINI IN LISTA o TESSERATI (Orsi siculi)
N.B. Lo staff fa presente che la serata è per soli uomini, per cui,
nonostante vogliamo un mondo di bene alle nostre amiche donne,
almeno per una sera lasciamole con le loro amichette :O)
non prendetela a male se all'ingresso non facciamo entrare le vostre amiche del cuore,
ma è una regola che vorremmo fosse gentilmente rispettata. Grazie
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House & Commercial |music
performers |OS GO-GO BEAR's
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info:
Mauro 328.2078117
Giuseppe 331.5693304www.orsisiculi.it
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COME ARRIVARE:
il Gatto Nero si trova in via Rua Formaggi 15 (PA),
nei pressi dei 4 Canti in pieno centro storico.
Superati i 4 Canti in direzione stazione centrale girate a destra alla terza traversa
>>>via del Ponticello>>>dove troverete posteggio di fronte la chiesa di Casa Professa...
da li proseguite a piedi da via Nino Basile e poi alla prima a sinistra
vi troverete su via Rua Formaggi!
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nonostante vogliamo un mondo di bene alle nostre amiche donne,
almeno per una sera lasciamole con le loro amichette :O)
non prendetela a male se all'ingresso non facciamo entrare le vostre amiche del cuore,
ma è una regola che vorremmo fosse gentilmente rispettata. Grazie
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House & Commercial |music
performers |OS GO-GO BEAR's
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info:
Mauro 328.2078117
Giuseppe 331.5693304www.orsisiculi.it
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COME ARRIVARE:
il Gatto Nero si trova in via Rua Formaggi 15 (PA),
nei pressi dei 4 Canti in pieno centro storico.
Superati i 4 Canti in direzione stazione centrale girate a destra alla terza traversa
>>>via del Ponticello>>>dove troverete posteggio di fronte la chiesa di Casa Professa...
da li proseguite a piedi da via Nino Basile e poi alla prima a sinistra
vi troverete su via Rua Formaggi!
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AltroQuando: un fiore per il Palermo Pride 2013
Sia chiaro una volta per tutte: non siamo malati.
Questa affermazione iniziale, aggressiva e per qualcuno (non tutti, temiamo) forse datata, ha una sua ragion d'essere che sarà presto chiara. Parliamo del Pride, anzi, del Palermo Pride LGBT, che dal 2010 la nostra città, amata e ferita, ospita con un successo che fino a pochi anni fa quasi nessuno osava sperare. Lo sforzo concentrato di più associazioni lgbt, pur con qualche fisiologica incertezza, è riuscito a produrre un piccolo miracolo catartico. Se Palermo oggi è un po' cresciuta oltre l'orizzonte del suo provincialismo cronico è anche grazie all'impegno di tutti questi uomini e donne, capaci di sfidare la secolare immobilità cittadina e persino i propri limiti. Perché il Pride è una festa per tutti e nello stesso tempo una marcia per dei diritti fondamentali. Occasione per ricordare la resistenza alle arbitrarie persecuzioni della polizia da parte degli avventori del club gay americano Stonewall nell'ormai lontano 1969, e continuare - oggi più che mai - a reclamare un'uguaglianza sociale tuttora inesistente nel nostro paese. Il Pride è uno strumento di lotta politica in quanto evento popolare, fatto per coinvolgere, nel tempo, i cuori prima ancora delle menti con la sua componente gioiosa, contribuendo a plasmare una cultura delle differenze e quindi della crescita culturale e civile. Un evento che in questo 2013 avrà la qualifica di nazionale e rappresenterà un'ennesima tappa per il movimento lgbt siciliano.
Detto questo, è il momento di spendere qualche parola sul ruolo di AltroQuando nelle vicende legate al Pride, e spiegare in sintesi le ragioni del nostro parziale allontanamento. Una dissidenza che, sia ben chiaro, riguarda solo alcuni aspetti formali e certi atteggiamenti circoscritti, non la sostanza della manifestazione e tanto meno le sue finalità profonde. Pertanto, AltroQuando appoggerà oggi come ieri il Palermo Pride, e contribuirà come può alla sua promozione. Solo, lo farà a modo proprio, con un approccio personale.
Perché?
Perché i simboli per noi sono importanti e vanno considerati con cura. Fare attivismo politico sottovalutando (o gestendo con superficialità) la componente mediatica, è a nostro avviso un errore serio che nei lunghi tempi potrebbe presentare il conto. Ed è proprio in questo che troviamo un retrogusto amaro nella bella avventura che il Pride lgbt di Palermo ha iniziato tre anni fa. Un evento politico pienamente riuscito, ma bacato da un dettaglio che, per quanto all'apparenza insignificante, è per noi campanello d'allarme di una debolezza formale che non riusciamo proprio a digerire.
Ci disturba il fatto che di tutto l'atlante degli asterischi sia stato scelto proprio quello. Quello che per tre anni ha spopolato su striscioni, spille, sulla pelle dipinta dei partecipanti in festa. Ignari o indifferenti del suo significato basico. Sì, giacché è la Storia (quella con la maiuscola) a fare della croce uncinata l'orrido ricordo di un'immensa tragedia, e non certo il simbolo buddista che oggi, in occidente, sono pochissimi a ricordare. Parliamo di quell'asterisco, oggi color fuxia, quello che già dagli anni sessanta è stato adottato per essere la Star of Life, simbolo internazionale dei paramedici presente su ogni ambulanza del pianeta, in ogni ambulatorio, sul camice di ogni infermiere, di ogni ausiliario addetto al trasporto delle salme, spesso anche nelle insegne delle farmacie. Colorato di rosa negli Stati Uniti come marchio dell'impegno femminile nelle forze paramediche, con sfondo rainbow dagli infermieri gay durante i Pride americani, ma sempre e comunque riferito al mondo degli operatori sanitari, di cui rappresenta il simbolo per antonomasia ormai da decenni.
Nel 2010, mentre il primo, fortunato Pride palermitano prendeva forma, ci accorgemmo dell'ambiguità inopportuna del simbolo che stava venendo acclamato e consultammo a nostra volta un grafico professionista (la cui schietta opinione sul logo scelto terremo per noi, per non scatenare inutili risse). Chiedemmo più volte che la silhouette dell'asterisco fosse modificata, in modo che si allontanasse dal suo omologo blu sui mezzi di soccorso pubblico, ma evidentemente... non riuscimmo a essere abbastanza persuasivi.
La questione non si esaurisce semplicemente qui. Innanzitutto perché un simbolo dovrebbe unire, non dividere in base alle emozioni che suscita, ma anche per via dell'approccio dialettico al problema. D'accordo, eravamo... siamo una minoranza. Ma la verità non può essere ridotta a una mera questione di gradimento. Non è che quel logo non ci piaccia. In realtà, ci offende, in quanto troppo vicino per forma e rimandi concettuali (è da sempre identificato con la sintesi grafica del caduceo: il bastone di Ermes con i serpenti attorcigliati, vessillo della scienza farmaceutica) a temi inerenti la salute che stridono ideologicamente con le lotte per i diritti lgbt.
Ma come? ci siamo detti. Abbiamo trascorso decenni a gridare che non siamo malati... e per il Pride di Palermo, la prima volta che la nostra città ospita la manifestazione, si sceglie proprio un simbolo con echi storici e culturali così dissonanti? Né ci consola (anzi, ci irrita) sentirci rispondere che tanto nessuno sembra farci caso. Per la nostra mentalità, chi si propone di fare politica e si avvede che il proprio uditorio ha un immaginario collettivo così fragile, dovrebbe prendersi il disturbo di svegliarlo, non mettersi comodo sulla generale distrazione. Ci spiace doverlo dire, ma questo atteggiamento ci ricorda più una strategia di marketing volta a vendere un prodotto che una campagna mirata alla maturazione sociale della propria gente.
La storia della grafica è zeppa di simboli nati con un significato e divenuti strada facendo tutt'altro. Ed è in base alla storia se la croce runica, eletta a simbolo delle SS naziste, oggi non può che evocare ricordi sinistri. Se la croce celtica è oggi indiscutibilmente uno dei vessilli della destra estrema, si dovrebbe riflettere prima di riutilizzarla per scopi differenti. Ci sono impronte storiche indelebili, che nessuna dissertazione può lavare via. Esistono, inoltre, simboli assai generici e del tutto innocui. Come, ad esempio, lo stemma sul petto di Superman, che privato della S si rivela un comunissimo scudo araldico, non dissimile da quello di molte famiglie nobiliari anche italiane, e persino dal vecchio logo della Democrazia Cristiana. Tuttavia, nessun simbolo araldico – neppure quello dei Savoia – è mai stato accostato a medici e malati. Questo è toccato in sorte a omosessuali, lesbiche e transessuali per molto, troppo tempo. E così è per l'asterisco squadrato e a sei punte scelto dall'assemblea che ha dato vita al primo Palermo Pride. Non un piccolo segno di interpunzione, arrotondato dal canonico corpo tipografico, ma un logo associato alla sanità a livello internazionale e visibile con cadenza quotidiana nei luoghi e momenti meno felici della vita. E' vero che la maggior parte delle persone non hanno realizzato subito questa (per noi) sciagurata sovrapposizione. Ma è vero anche che ci sarà sempre, in mezzo alla folla del Pride, qualcuno che ha da poco lasciato un ospedale, messo un infermo su un'ambulanza, visto trasportare la salma di un congiunto da barellieri con quel logo sulla divisa. Sempre. E' inevitabile. E tale difetto di sensibilità (e di attenzione) è a nostro parere una mancanza non da poco.
Vedendo nel logo ciò che realmente è, noi di AltroQuando abbiamo sofferto per non poter essere più presenti nella promozione dell'evento negli anni trascorsi. Scusateci, ma a noi l'idea di mettere addosso la spilla con la paramedic cross ricolorata, dà i brividi. Lo troviamo macabro e decisamente inopportuno se accostato con le tematiche lgbt. Uno scivolone semantico che si sarebbe potuto evitare, soprattutto quando (come sembra) si vuol fare del logo una costante negli anni per il Pride cittadino. Non ce la sentiamo di esporre materiale promozionale con quel marchio, che oltretutto se girato assume la sagoma crudele di una croce di Sant'Andrea. Qualcuno ci ha detto che ormai è impossibile tornare indietro. Sarà, ma si può ancora andare avanti, e raddrizzare il tiro.
Crediamo profondamente nel significato dei simboli. Pensiamo che la gente vada avvertita, non abbandonata nella propria distrazione. E a dispetto di tutto, vogliamo, oggi più che mai, essere parte di questa festa, di questa lotta, di questo Pride...
Per questo, in attesa del Palermo Pride Nazionale 2013, AltroQuando ha deciso di promuovere la manifestazione a modo proprio, utilizzando materiale alternativo (non usiamo più la parola dissidente, per favore) ed elaborando un asterisco che - pur richiamando per colore e angoli il logo degli anni passati - possa essere un simbolo pacifico e distante da temi imbarazzanti: un fiore.
Nel corso del 2013, quindi, useremo i nostri strumenti di lavoro (i fumetti) e il nostro asterisco-fiore (anch'esso scelto nell'affollato atlante degli asterischi) per spingere e divulgare le attività preparatorie per il Palermo Pride Nazionale e la manifestazione finale. A modo nostro, senza sentirci costretti a ricordare momenti dolorosi, malattie e accostamenti offensivi. Non ci aspettiamo nulla, se non l'indifferenza che ci ha circondato sin dall'inizio. Eppure saremo qui, a parlare del Pride, a contribuire idealmente alla manifestazione e a incoraggiare tutti e tutte a parteciparvi. Nel nostro piccolo, nel nostro “non professionismo”, con i nostri brutti caratteri che ci fanno, secondo alcuni, tenere il broncio come bambini... Noi ci saremo, come ci siamo sempre stati.
Il Pride, tra le altre cose, è una festa delle differenze. Differenze senza le quali l'umanità non avrebbe potuto evolversi, perché spesso sono le mosche bianche che si azzardano a volare più lontano. Andremo avanti, fieri del nostro essere diversi, fieri di partecipare a un evento come il Pride. Fieri di offrire un fiore a chiunque vorrà accettarlo.
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Palermo Pride LGBT 2013 - Le date ufficiali
Palermo Pride LGBT Nazionale 22 Giugno 2013
Pride Village 14-23 Giugno 2013
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BearTouch - OrsiSiculi: 23 Febbraio 2013 al Gatto Nero di Palermo
***SABATO 23 FEBBRAIO >>> BEAR TOUCH (only bear men) ***
ORSI SICULI presenta: BEAR TOUCH
città>>>PALERMO
location>>> GATTO NERO (via Rua Formaggi 15 - nei pressi dei 4 Canti)
ore: 23:00
ingresso 6 euro (con consumazione alcolica )
INGRESSO ONLY MEN>>> SOLO PER UOMINI IN LISTA o TESSERATI (Orsi siculi)
(per essere in lista basta confermare la partecipazione all'evento, quindi clicca su "Partecipo")
N.B. Lo staff fa presente che la serata è per soli uomini, per cui, nonostante vogliamo un mondo di bene alle nostre amiche donne, almeno per una sera lasciamole con le loro amichette :O) non prendetela a male se all'ingresso non facciamo entrare le vostre amiche del cuore, ma è una regola che vorremmo fosse gentilmente rispettata. Grazie
L'evento su Facebook
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House & Commercial |music
performers |OS GO-GO BEAR's
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info:
Mauro 328.2078117
Giuseppe 331.5693304
www.orsisiculi.it
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Il giorno di Mauro e Tom
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Il Forzuto e il Pianista: l'arte di Polly Guo
Polly Guoè una disegnatrice e animatrice free lance, molto attiva sul web e dal tratto particolarissimo. Morbido, delicato. Essenziale e nello stesso tempo estremamente espressivo, arricchito da colori caldi e avvolgenti. Autrice (completa) di fumetti come Houdini & Holmes (sì, proprio quei due) e innumerevoli illustrazioni, parodie e schizzi. Il web è prodigo di lavori firmati da Polly, il cui stile è conosciuto dalle nostre parti senza essere però ricondotto al nome dell'artista. Peccato, perché il talento è davvero strepitoso e merita una conoscenza approfondita. Per proporlo ai nostri lettori scegliamo l'aspetto dell'amore gay nell'arte di Polly, rappresentato sempre in modo delicatissimo, con una sensualità romantica, serena, che a volte attinge all'immaginario supereroistico per regalare ai fans baci omoerotici mai visti nei fumetti ufficiali.
Ma di Guo amiamo in particolare Strongman and Pianist, un racconto breve a fumetti che Polly sta attualmente producendo con l'intento, una volta completata l'opera, di renderlo disponibile sul web per la lettura gratuita. La storia d'amore nasce in un vaudeville nel quale lavorano sia un possente forzuto che un raffinato musicista. La grazia dell'artista consiste nella geometria di questi due corpi così diversi e così complementari tra loro, nelle immagini come nei loro cuori innamorati. La massa virile dell'erculeo baffuto e la sagoma sottile, diafana del musicista biondo, ritratti spesso come un nodo grafico che lascia parlare le immagini meglio di mille parole, portando in scena la tenerezza, il rossore, i baci dati quasi con il timore di scottarsi. La fisicità della forza bruta intrecciata con l'arte più inafferrabile di tutte: la musica. Due icone... anzi un'unica icona a due teste che sta spopolando in rete e che già può contare una consistente galleria di fan art, illustrazioni e varianti sulla coppia di personaggi realizzate da appassionati e altri artisti dallo stile personale. Insomma, un'idea grafica (ma anche concettuale) di successo, che si impone all'immaginario con una carica di romanticismo e virtuosismo grafico non indifferenti.
Visitate il sito di Polly Guo e il suo DeviantArt, e seguitene gli sviluppi. Siamo sicuri che sentiremo ancora molto parlare di lei e dei suoi lavori.
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Daniele Silvestri - A bocca chiusa
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VIKING BEAR - Pegaso's Catania
***SABATO 2 MARZO >>> VIKING BEAR***
luogo>>> CATANIA
location>>> PEGASO'S disco club (viale Kennedy)
ore: 23:30
ORSI SICULI presenta:
“VIKING BEAR “…arrivano i Vichinghi a Catania!!!
INGRESSO CASSA ORSISICULI 10 euro con consumazione in lista Orsi Siculi
(le liste su Facebook servono per aderire alle agevolazioni per i non tesserati; per essere in lista basta confermare la partecipazione all'evento, quindi clicca su "Partecipo")
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Music Selection Dj FrancescoZ |DJ Poppins | DJ Haron
performers OS GO-GO BEAR's
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info:
Mauro 328.2078117
Giuseppe 331.5693304
www.orsisiculi.it
luogo>>> CATANIA
location>>> PEGASO'S disco club (viale Kennedy)
ore: 23:30
ORSI SICULI presenta:
“VIKING BEAR “…arrivano i Vichinghi a Catania!!!
INGRESSO CASSA ORSISICULI 10 euro con consumazione in lista Orsi Siculi
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Music Selection Dj FrancescoZ |DJ Poppins | DJ Haron
performers OS GO-GO BEAR's
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Mauro 328.2078117
Giuseppe 331.5693304
www.orsisiculi.it
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Chubbo Talk Show: il ritorno
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Un segnalibro per il Palermo Pride LGBT 2013

Noi di AltroQuando portiamo avanti la nostra promozione personalizzata del Palermo Pride LGBT 2013 con la produzione di un nuovo segnalibro, il numero 11 della collana Altre Brecce, sempre curato dal bravo Riccardo Rizzo. Stavolta – giustamente – il nome della nostra fumetteria lascia spazio alle date del Palermo Pride 2013 e all'asterisco alternativo, affidando la parte del leone al personaggio DC di Batwoman (che recentemente, nei fumetti, ha chiesto alla sua amata di sposarla) e a un'elegante (e romantico) bacio tra donne. Nei fumetti, i matrimoni omosessuali sono già una realtà quotidiana. Altro segnale che la cultura popolare è un passo avanti rispetto alle istituzioni.
Rammentiamo che la nostra campagna è personalizzata in polemica (pacifica) con l'aspetto mediatico che da tre anni avvolge il Pride cittadino. Un logo (l'asterisco) che tre anni fa è stato scelto con eccessiva fretta, ed è di fatto un simbolo consumato con contenuti tetri e per nulla pertinenti. Ma è soprattutto il sintomo di un modo di operare che – a nostro parere – si è arenato in un meccanismo superficiale, che guarda troppo all'aspetto consumistico risultando poco formativo sul piano politico. Nelle ultime settimane della nostra campagna promozionale “alternativa”, ci siamo sentiti dire di tutto. Non ultima l'affermazione, da parte di qualcuno, che se il logo del Palermo Pride è così simile alla Star of Life dei paramedici è... «perché noi omosessuali dobbiamo curare la società dai suoi mali e dalle sue disparità.» e che saremmo noi a offendere la gente lgbt, giacché la Star of Life«è simbolo di chi cura non dei malati».
Insomma, se mai abbiamo avuto qualche dubbio sulla necessità di rendere pubblico il nostro dissenso sulla forma del Palermo Pride, oggi argomenti deliranti come quello suddetto li hanno completamente spazzati via. Siamo più che mai convinti che quel logo (semioticamente associato al concetto di medicina e soccorso) abbia un effetto diseducativo sui più giovani e su quanti non dispongono di strumenti culturali sufficientemente forti. Avendo partecipato in prima persona alle assemblee da cui è scaturito il primo Palermo Pride con il suo simbolo, sappiamo bene che le motivazioni dietro questa scelta non hanno nulla a che vedere con simili farragini, ma sono state piuttosto dettata dalla fretta e da una scarsa oculatezza.
Ma non è tutto qui.
Il logo (praticamente identico a un simbolo internazionale legato ai frangenti più spiacevoli della vita) è soltanto un campanello d'allarme.
La nostra scelta di modificarne la sagoma è stata dettata solo dalla volontà di essere presenti con una “controfigura” che possa aprire un nuovo dialogo per i Pride futuri. Infatti, non possiamo nascondere che il Palermo Pride (bellissima novità cittadina degli ultimi anni) ha una struttura mediatica che non ci persuade. E' l'unico Pride in tutto il mondo ad avere (e a conservare in modo pertinace) un logo (peraltro semanticamente sbagliato) sempre uguale e immutabile, laddove tutte le altre città ne producono uno nuovo ogni anno.
Nato (lo sappiamo bene) con l'intento di essere un Pride fortemente politicizzato e inclusivo, quello di Palermo si è presto lasciato sedurre dalle sirene del facile consenso popolare, e il suo logo è diventato una sorta di brand commerciale, difeso ossessivamente ed esibito da tanti con la stessa passione con cui altrove si sfoggia il logo della Nike. Eppure il Pride LGBT dovrebbe essere la manifestazione-festa anticonformista per eccellenza, mutevole e in continuo sviluppo. Invece ci ostiniamo a sventolare e a dipingere sulle nostre facce, ogni anno, lo stesso identico simbolo. Forse per il bisogno ancestrale di sentirsi parte di un clan, di una crew. Pulsioni che richiamano alla mente il tipico provincialismo del nostro Sud, sempre ansioso di distinguersi, ma - sembrerebbe - non di maturare davvero. Il Pride dovrebbe simboleggiare un valore liberatorio con un milione di facce, e proprio per questo, in quanto politicamente caratterizzato, dovrebbe tendere ad andare controcorrente e non ostinarsi a sguazzare in un ripetitivo trend. Bocciare sul nascere la proposta di organizzare un concorso contest per le scuole d'arte di Palermo, alla ricerca di un nuovo logo da adottare di anno in anno (diventando, nello stesso tempo, presenti presso realtà accademiche dove di norma gli argomenti LGBT non esistono) ha lasciato il posto alla facile sbornia dell'omologazione.
Beh, per noi il Pride non è questo. Pride è differenze. Pride è mutazione. Pride è crescita. E ci amareggia l'assordante silenzio al riguardo. Perché sì, partecipiamo con un logo alternativo, ma non stiamo insultando nessuno. Qualunque cosa facciamo, stiamo lavorando pur sempre per il Pride, per la sua promozione, per la sua buona riuscita. Invece, a guardarsi intorno, si direbbe che per taluni omologarsi conti di più. E che quello che stiamo preparando... non è il Palermo Pride se... non ha il bollino blu, come recitava la pubblicità della banana Chiquita qualche anno fa.
Tutto questo ci fa ulteriormente riflettere. Non rispondiamo neppure più a quanti ci dicono che ci facciamo inutili paranoie. Se abbiamo fatto un passo indietro è perché abbiamo visto cambiare il clima organizzativo, e oggi scegliamo di appoggiare questa grande manifestazione a modo nostro, con la nostra piccola differenza. Pensiamo che la politica abbia molti aspetti, e che uno di queste sia il linguaggio con cui si sceglie di comunicare con le masse. Un linguaggio che va meditato, approfondito, raddrizzato strada facendo se necessario. Se ne facciamo un brand immutabile e conformista... Se ci sentiamo rispondere che... è impossibile tornare indietro...Beh, dev'esserci qualcosa che non va. E noi, sciocchi, paranoici... rompiscatole... quello che volete, ve lo facciamo notare offrendovi un fiore color fucsia. Appena diverso. Soltanto un pochino.
Nella speranza che il Palermo Pride cresca ancora, si affranchi dai lacci che rischiano di trasformarlo in qualcosa che assomiglia più a un evento commerciale che politico, e possa spiccare il volo, diventando realmente inclusivo, vario e vivo.
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